di-segno di Sacrilegio Tempesta

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pARTICOLARE DI "Autunno", quadro di Diogene senza l'anima?. Foto di Sacrilegio Tempesta.

mercoledì 20 febbraio 2013

Da "Psicologia di massa del fascismo" di Wilhelm Reich.

"Secondo il significato caratteriale "il fascismo" è l'atteggiamento emozionale fondamentale dell'uomo autoritariamente represso dalla civiltà delle macchine e dalla sua concezione meccanistico-mistica della vita. Il carattere meccanicistico-mistico degli uomini del nostro tempo crea i partiti fascisti e non viceversa. (...) Le mie esperienze analitico-caratteriali mi convinsero invece che oggi non esiste assolutamente nessuno che non porti in sè gli elementi del modo di pensare e sentire fascista. Il fascismo come movimento politico si differenzia da altri partiti reazionari per il fatto che viene sostenuto e diffuso dalle masse umane. Mi rendo perfettamente conto dell'enorme responsabilità che deriva da simili affermazioni. Augurerei, nell'interesse del nostro mondo tormentato, che le masse lavoratrici si rendessero conto con altrettanta chiarezza della loro responsabilità per quanto riguarda il fascismo. (...) Poichè il fascismo si manifesta sempre e ovunque come un movimento sorretto dalle masse umane, tradisce tutti i tratti e tutte le contraddizioni della struttura caratteriale delle masse umane: non è, come si crede generalmente, un movimento puramente reazionario, ma costituisce un amalgama tra emozioni ribelli e idee sociali reazionarie.

Se per rivoluzione si intende la ribellione razionale contro condizioni insopportabili nella società umana, la volontà razionale di "andare a fondo a tutte le cose" ("radicale" - "radix" - "radice") e di migliorarle, allora il fascismo non è mai rivoluzionario. Non vi è dubbio che esso può fare la sua comparsa ammantato di sentimenti rivoluzionari. Ma non si chiamerà rivoluzionario quel medico che combatte con sfrenate imprecazioni una malattia, ma al contrario quello che con calma, coraggiosamente e coscienziosamente, cerca e combatte le cause della malattia. La ribellione fascista nasce sempre laddove una emozione rivoluzionaria viene trasformata in illusione per paura della verità.

Il fascismo, nella sua forma più pura, è la somma di tutte le reazioni irrazionali del carattere umano medio. (...)
L'ideologia razziale è una tipica espressione caratteriale biopatica dell'uomo orgasticamente impotente.
Il carattere sadico-pervertito dell'ideologia razziale tradisce la sua natura anche nel suo atteggiamento di fronte alla religione. (...)

La mentalità fascista è la mentalità dell'"uomo della strada" mediocre, soggiogato, smanioso di sottomettersi ad un'autorità e allo stesso tempo ribelle. Non è casuale che tutti i dittatori fascisti escano dalla sfera sociale del piccolo uomo della strada reazionario. Il grande industriale e il militarista feudale approfittano di questa circostanza sociale per i propri scopi, dopo che questi si sono sviluppati nell'ambito della generale repressione vitale. La civiltà meccanicistica ed autoritaria raccoglie, sotto la forma del fascismo, solo dal piccolo borghese represso ciò che da secoli ha seminato, come mistica mentalità del caporale di giornata e automatismo fra le masse degli uomini mediocri e repressi. Questo piccolo borghese ha copiato fin troppo bene il comportamento del grande e lo riproduce in modo deformato e ingigantito. (...)

Ciò che è vivo può esistere senza il fascismo, ma il fascismo non può vivere senza ciò che è vivo. Il fascismo è il vampiro avvinghiato al corpo dei viventi che sfoga i suoi impulsi omicidi quando l'amore si ridesta in primavera invocando la naturale realizzazione.
(...)

Ciò che è vivo non può "prendere il potere con la violenza" perchè non saprebbe che farsene del potere. Forse questa conclusione significa che la vita sarà per sempre vittima e martire del gangsterismo politico e che il politicante continuerà a succhiare per sempre il suo sangue?
Questa conclusione sarebbe errata."

(Wilhelm Reich, "Psicologia di massa del fascismo - Come nasce e perchè si diffonde il misticismo organizzato", evidenziazioni in corsivo mie)

4 commenti:

  1. Molto interessante. La conclusione lascia tutto in sospeso. Io ho letto “L’assassinio di Cristo”, dove Reich sostiene una tesi controcorrente e scandalosa: Cristo era l’incarnazione dell’amore erotico alla massima potenza, l’amore di cui parlava era sessuale e in quest’ottica i suoi assassini erano dei repressi.

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  2. La questione della "repressione sessuale" di cui parla Reich è molto interessante. Anche se certamente, soprattutto oggi, era di tecnofascismo pornografico imposto con la forza, si presta a facili interpretazioni superficiali, insulse, immorali, meccanicistiche, prive di un'anima. Non ho mai letto per intero un testo di Reich. ma è molto interessante, bisognerebbe leggerlo, anche le opere più tarde in cui parla della misteriosa teoria dell'energia universale orgonica, e non semplicemente di repressione/liberazione sessuale. Teorie sulla base delle quali Reich pare avesse messo a punto anche delle tecnologie rivoluzionarie, su cui è stato imposto il silenzio e il segreto. In questo passo, la cosa più interessante è che parla di meccanicismo mistico autoritario, contrapposto alla libertà individuale e alla libera vitalità, anche sessuale, dell'individuo. Mi interessa soprattutto quell'espressione, "meccanicismo mistico". Dev'essere molto interessante anche il saggio su Gesù.

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  3. Mentre invece nella liberazione sessuale avvenuta, pubblicizzata, propagandata, dichiarata a gran voce con scialba superficialità e aggressiva spensieratezza e feroce disinibizione - ciò che trionfa è proprio il meccanicismo, unito alla mistica dell'accecamento mediatico robotizzante in marcia.

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  4. Comunque ho messo questo passo di Reich anche perché a me sembra che ciò che dice del fascismo presenta numerosissime analogie con un fenomeno in folle ascesa nella politica italiana oggi...

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